Uno dei tanti giorni inerti
Colgo il faticoso
disarticolarsi di giunture
intorpidite da
noia e freddo
Giornate anestetizzate
parodie di attimi vuoti
Ipnotici rivolgimenti di senso
come abbrancati dal
laccio dello scorrere
inapparente e lento
Strascicarsi di pulsioni sorde
scricchiolare di pensieri
timidamente appesi alla
grandezza umana
Squarci di maestosità
in stanze inutili
spazzano le briciole
di quello che è solo
uno dei tanti giorni inerti
Matteo Castello
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